Uomo lungimirante e di intuizioni geniali per i suoi tempi, Joseph Hubertus Pilates, è il fondatore di una delle discipline più richieste dei nostri tempi.
Nato in Germania nel 1883 e morto nel 1967, dichiarava che lo scopo della sua disciplina era di illustrare in forma semplice i motivi dei malesseri fisici del suo tempo e di insegnare come correggere le cattive abitudini. Confidava che le sue idee avrebbero avuto successo nel tempo e così è stato.
L’evoluzione delle conoscenze biomeccaniche e fisiologiche umane attuali, hanno migliorato e perfezionato quello che Pilates voleva insegnarci.

Nato gracile e con svariati problemi di salute, ha provato sulla sua pelle a temprare e rinforzare il suo corpo attraverso l’esercizio fisico mescolando varie discipline: tuffi, sci, subacquea, boxe, atletica, body building e ginnastica acrobatica.
Nel 1912 si trasferisce in Gran Bretagna dove lavora per una scuola di polizia come istruttore di autodifesa.

Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale la sua vita cambia.

Dopo essere stato incarcerato per un anno, ma durante il quale continua ad allenarsi, ritorna alla vita, superando l’epidemia di influenza del 1918 e così anche i suoi allievi, nonostante le migliaia di morti in tutta l’Inghilterra.

Con questa forza e convinzione si trasferisce sull’isola di Man dove deve trattare i reduci di guerra. E’ qui che si ingegna per riabilitare i feriti utilizzando delle molle attaccate ai letti d’ospedale ideando i primi macchinari che saranno parte integrante del suo programma: cadillac, reformer, wunda chair e la barrel.

Dopo l’esperienza inglese si trasferisce a New York dove aprirà il suo studio nello stesso edificio della sede del New York City Ballet e dove accoglierà molti ballerini che si affideranno a lui per migliorare le loro prestazioni e riabilitarsi dagli infortuni.

Il suo lavoro si concentra anche su esercizi a corpo libero: il Mat Work.

E’ importante riconoscere l’intuizione di quest’uomo che ha precorso i tempi fornendo indicazioni rilevanti sulla respirazione, l’equilibrio del bacino, della visualizzazione e della mobilità della colonna vertebrale.

Pilates sosteneva che si è giovani quanto è flessibile la nostra colonna vertebrale, nulla di più vero e attuale.

Ciò che differenzia il Pilates da ogni altra disciplina è la costante connessione tra corpo e mente, laddove penso la mia forza, i miei muscoli partiranno per stabilizzare e poi iniziare il movimento.

Il rinforzamento della muscolatura profonda dona una postura corretta ed un equilibrio perfetto tra forza ed elasticità che sono alla base di un corpo armonioso e in salute. Infatti, proprio per questo motivo molti sport, non solo la danza, integrano la loro preparazione con la pratica di questa disciplina.

Per chi intende provare il repertorio Pilates è consigliabile informarsi sulla preparazione degli insegnati perché moltissime sono le scuole di formazione, ma non tutte sono all’altezza di questo compito che va al di là della semplice esecuzione di un movimento e richiedono conoscenze anatomiche approfondite.

Numerose sono le analogie col tempo in cui è vissuto Joseph e i nostri giorni, ma unica è la conclusione: un corpo e una mente che “collaborano” insieme sono la chiave della nostra salute e della nostra sopravvivenza.

Daniela Giuriato,
insegnante di pilates e istruttrice di nuoto